L’importanza della pausa pranzo sul lavoro
E’ fondamentale sia per il corpo che per la mente prendersi una pausa e mangiare correttamente a metà giornata. Ci consente di staccare la spina e tornare alla scrivania più concentrati. La pausa pranzo sul lavoro non deve mai mancare.
Paura pranzo sul lavoro: cosa sapere
Cosa fate voi durante la pausa pranzo? Mangiate come da manuale oppure vi dedicate ad altro? La saltate oppure nulla vi impedisce di prendervi la pausa di metà giornata? Per chi lavora la pausa pranzo è la prima opportunità per prendersi una mini vacanza dall’ufficio.
Spesso si esce e si mangia in una tavola calda insieme ai colleghi; talvolta si pranza nelle mense aziendali o nelle trattorie convenzionate con i Ticket Restaurant, mentre alcuni trangugiano un tramezzino al bar più vicino e qualcun altro mangia davanti al computer. Eppure sembra che siano sempre più numerose le persone che scelgono di saltare il pranzo ed usare la pausa per fare altro.
Perché è sbagliato saltare la pausa pranzo
La notizia arriva da una ricerca svolta dalla rivista Salute Naturale (edizioni Riza) che ha studiato le abitudini alimentari di oltre 1.000 italiani tra i 20 e i 50 anni. Ne è emerso che un italiano su due fa di tutto tranne che mangiare. Il 29% fa shopping; il 24% torna in ufficio per navigare in Internet; il 18% continua a lavorare; il 5% va in palestra.
Ciò non sempre implica che il pranzo sia del tutto eliminato, solo mangiamo più in fretta. Secondo gli esperti, negli ultimi dieci anni si sono persi in media venti minuti di permanenza a tavola. Il 55% di chi lavora, infatti, impiega meno di 15 minuti per mangiare e solo un italiano su cinque si siede a tavola ogni giorno. Peccato, che neppure la linea benefici di tanta frugalità perché poi – nella maggior parte dei casi – ci si “abbuffa” la sera.